Nota fin dall'antichità col nome di Stabiae, fu sepolta insieme ad Ercolano, Oplonti, Pompei ed altri villaggi dalle ceneri prodotte dall'eruzione del Vesuvio nel 79 d.C.
Le sue origini sono da ricercare sicuramente in un periodo precedente il VII secolo a. C. poichè i corredi tombali ritrovati sulla collina di Varano risalgono più o meno a quel periodo. Ricca di Storia e di arte, questa città che riprese subito vita qualche decennio dopo l'eruzione, ha conservato moltissime testimonianze del suo passato ed ha dato i natali ad illustri personaggi tra cui il commediografo e poeta Raffaele Viviani ed il musicista Luigi Denza che musicò la famosa Funiculì Funiculà, sui versi di Peppino Turco, in occasione dell'inaugurazione della funicolare del Vesuvio.
Da vedere:
Villa Arianna. E' una villa romana di ampie dimensioni che ben si adattava al profilo della collina di Varano da cui dominava il paesaggio circostante. La villa, scavata tra il 1757 ed il 1762, sotto la direzione di Karl Weber, ha un aspetto monumentale con grandi ambienti a volta che si susseguono su sei livelli di costruzione, collegando la collina con la pianura sottostante. Per alleggerire e rendere naturali questi ambienti, venivano creati dei ninfei con fontane a mosaico policromo. Gli ambienti della villa erano finemente decorati ed arricchiti di statue ed altri elementi decorativi. Molto bello è l'affresco di Arianna abbandonata sull'isola di Nasso e quello della fanciulla che raccoglie i fiori noto come Primavera.
Villa San Marco. Non molto lontano da Villa Arianna, sulla collina di Varano, sorge un'altra sontuosa abitazione dell'aristocrazia romana. Esplorata dai borboni fin dal 1749, fu riportata alla luce tra il 1950 ed il 1962. La villa era riccamente decorata. Bellissimo è l'affresco che riprende Perseo con la testa recisa di Medusa, i frammenti del baccante con la testa cinta da una corona di foglie e l'affresco che rappresenta una fanciulla con il capo decorato da pampini. Le pitture presenti in questa villa, insieme a quelle della Villa Arianna, sono state talvolta ritenute superiori alle decorazioni parietali di Pompei, ed offrono una chiara opportunità di comprendere lo sviluppo dei cosiddetti "stili pompeiani". La villa San Marco aveva due ingressi ed era collegata con un impianto urbano in cui si riconoscono delle botteghe, un'area recintata retttangolare da identificarsi con una piazza, un edificio termale ed alcune case.
Il Castello Medievale. Fondato dai sorrentini durante il periodo dei ducati, fu ricostruito ed ampliato prima dagli angioni e poi dagli aragonesi. Esso era collegato tramite una cinta muraria con camminamento, con la torre Alfonsina. Oggi il castello è proprietà privata.
La Reggia di Quisisana. Iniziata in epoca angioina, intorno al 1280, sorse probabilmente su una preesistente struttura sveva e fu dimora di villeggiatura di Carlo I d'Angiò. Fu poi abbondonata. Riutilizzata dagli aragonesi, fu acquistata in seguito dalla famiglia Farnese da cui la ereditò Carlo III di Borbone. Vi soggiornarono anche la sorella di Napoleone, Carolina Bonaparte, e suo marito Gioacchino Murat.
La Cattedrale. La sua costruzione fu iniziata nel 1587 e terminata solo nel 1643. L'interno è a tre navate con cinque cappelle per lato, con alcuni affreschi del Ribera. Degna di nota è la tavola cinquecentesca che riprende la Madonna, e la statua lignea di San Catello del '600.
Terme Stabiane. Già in epoca romana Stabia era nota per la salubrità del clima e per gli effetti curativi delle sue acque. Plinio aveva dato una prima classificazione delle acque in ferruginose, solforose, salse e albuminose. Attualmente vi sono 28 sorgenti di acque minerali con caratteristiche chimiche diverse e due stabilimenti termali. Il primo, le Antiche Terme, è situato nel centro antico della città, in vicinanza del porto, risale al 1803. Il secondo stabilimento, le Nuove Terme Stabiane, è situato sul monte Solaro, fuori dal centro abitato, ed è operativo dal 1964. Dotato di un centro congressi ed alberghiero, il nuovo complesso offre vari servizi tra cui la crenoterapia, la fisiokinesiterapia, la cura idropinica.
Noto fin dall'antichità col nome di Monte Tauro, il Faito è alto 1400 metri. Le sue pendici sono ricoperte da una ricca vegetazione, soggetta purtroppo quasi ogni anno ad incendi dolosi. Dalle sue cime si gode un panorama di incomparabile bellezza sul Golfo di Napoli e su quello di Salerno, essendo il Monte situato tra di essi. Da visitare l'antico Santuario di San Michele, risalente ad epoca longobarda, il Belvedere raggiungibile facilmente anche da chi proviene con la funivia (che parte dalla stazione della Circumvesuviana di Castellammare Centro), e l'acqua della Lontra, la sorgente naturale che sgorga in vicinanza della strada tra il Campo di Moiano (la zona dove è il Centro Sportivo) ed il Piano del Pero che termina sul monte Cercasole. Addentrandosi tra i sentieri del Monte, è facile imbattersi nella fauna che popola questo monte (volpi, vipere e rapaci) tra anfratti e rocce che si alternano ad ampie zone boscose. Affacciandosi dalla Cresta, raggiungibile da un sentiero che si diparte dal Centro Sportivo, si può facilmente osservare il corvo imperiale che qui nidifica. Da non perdere la scalata al Molare, la cima più alta, detta così perchè ha l'aspetto di un molare, da cui si può godere di uno splendido panorama sui due golfi e sull'Appennino avellinese.
Antiquarium stabiano
Sono conservati reperti provenienti da corredi funerari ritrovati nella necropoli di Via Madonna delle Grazie, decorazioni architettoniche ed affreschi, vasellame e strumenti di lavoro ritrovati durante gli scavi delle ville romane della collina di Varano (Villa San Marco e Villa Arianna), dell'abitato di Stabiae e del reparto termale della villa rustica portata alla luce in località Petraro, nella frazione di Santa Maria la Carità. Sono inoltre custodite anche delle decorazioni parietali di una villa rustica scoperta in località Carmiano (Gragnano) ed alcuni oggetti ritrovati sotto la cattedrale di Castellammare durante gli scavi effettuati nel periodo borbonico.
Villa Comunale
La villa comunale di Castellammare di Stabia, situata
lungo il litorale, è uno dei posti maggiormente frequentati. Essa ospita
la Cassarmonica, un padiglione musicale in stile
ispano-moresco realizzato dall'architetto Giuseppe Cosenza nel 1900, ed alcuni dei più rinomati caffè quali
il Gran Cafè Napoli.
Per visitare la città di Stabia e le ville dell'antica Stabiae non esitate a contattarmi al seguente indirizzo e-mail: belsannino@gmail.com