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Palazzo Reale
Il duomo è stato ricostruito più volte: nel 1680 fu rivestito
di stucchi e la sua facciata fu completamente rifatta nel 1788
dall'Alvino che gli conferì delle forme neogotiche. L'interno,
a croce latina a tre navate, è caratterizzato da 110 colonne
di granito orientale ed africano, ed è arricchito con dipinti
di Luca Giordano, Stefano Poggi e Aniello Falcone e sculture
realizzate da Domenico Fontana, Lorenzo Vaccaro e Girolamo
d'Auria.
La ricchissima cappella di San Gennaro, costruita tra il 1608
ed il 1637, a compimento di un voto che l'intera città
espresse durante l'epidemia di peste del 1527, ha una
bellissima cupola affrescata da Giovanni Lanfranco, uno
dei massimi esponenti del barocco italiano. All'interno della
cappella vi sono opere di Giuseppe de
Ribera, di Francesco Solimena e del Domenichino ed una Statua
di Santa Teresa del Fanzago. In questa cappella sono custoditi
il cranio ed un'ampolla con il sangue coagulato del Santo
Gennaro, che ogni anno si scioglie destando stupore tra i
fedeli che assistono al famoso miracolo di San Gennaro e grida
di gioia da parte di chi considera lo scioglimento del sangue
un buon augurio per la città.
Nel parco di Capodimonte si conserva la famosa fabbrica delle
porcellane di Capodimonte.
Bellissimi sono anche i suoi giardini, le terrazze panoramiche
che offrono una vista spettacolare sull'intero golfo di
Napoli.
All'interno del museo è conservata anche una delle più ampie
collezioni di reperti egizi ed una vastissima collezione di
arte greco-romana, nonchè la famosa collezione Farnese con le
sue favolose opere come il Toro Farnese o l'Ercole Farnese.
Una collezione di cammei rari ospita infine la famosa Tazza
Farnese, un'opera in agata di epoca tolemaica che appartenne
al famoso Lorenzo dei Medici.
Il Castel dell'Ovo è legato alla magia della fondazione della
città partenopea e, secondo la leggenda, ospita tra le sue
fondamenta un uovo magico posto in una gabbia dal poeta-mago
Virgilio durante l'epoca romana. Secondo le previsioni di
Virgilio, se l'uovo viene conservato bene, niente succederà
mai alla città di Napoli.
Villa Pignatelli
Realizzata nel XIX secolo, secondo lo stile neoclassico, la
villa fu la dimora degli Acton, amici dei Borbone, e in
seguito dalla potente famiglia Rothschild. L'edificio ospita
il Museo Principe Diego Aragona Pignatelli Cortes che
include un'ampia collezione di porcellane di Vienna, di
Meissen, di Capodimonte e di Thuringen. La Sala da Ballo
abbellita con enormi specchiere settecentesche è di grande
effetto.
La villa ospita anche parte della collezione del Banco di
Napoli e opere pittoriche di Anton Sminck Pitloo, Domenico
Morelli e Giacinto Gigante. In un padiglione sul fondo del
giardino, ricco di pregiate essenze arboree, é conservata una
interessante collezione di carrozze inglesi, francesi e
italiane del XIX e XX secolo.
Sul fondo della piazza Plebiscito, nel centro del bel
colonnato murattiano, vi é la bella chiesa di San Francesco di
Paola, caratterizzata dall'interno circolare e da un
ricchissimo altare maggiore. Voluta da Ferdinando IV di
Borbone al suo ritorno sul trono di Napoli, durante la
Restaurazione, la chiesa custodisce
La chiesa affaccia sulla bella piazza proprio di fronte al
Palazzo Reale. Molto bella è la sua cupola e le arcate che la
fiancheggiano.
Bella piazza circolare dove si ergono le due statue equestri
di Ferdinando I e Carlo III di Borbone, realizzate da Antonio
Canova. Circondata da un colonnato di epoca Murattiana, nel
cui centro si erge maestosa la Chiesa di San Francesco di
Paola, la piazza è racchiusa tra il palazzo Salerno e la
Prefettura ed il maestoso Palazzo Reale. La piazza è sede di
numerose manifestazioni tra cui la spettacolare Festa di
Capodanno che accoglie migliaia di persone che festeggiano
insieme l'arrivo del nuovo anno.
Situata al centro di Piazza del Gesù, questa guglia disegnata dall'architetto Genoino ed eretta da Giuseppe di Fiore, è alta 34,39 metri ed è composta da blocchi circolari di marmo bianco, abbellita da pannelli con bassorilievi. Alla sommità poggia, su un piedistallo, la statua in rame dorato dell'Immacolata.
Chiesa del Gesù Nuovo
E' un edificio sorto, nel 1470, come residenza cittadina dei
principi di Sanseverino. Fu traformata in chiesa solo dopo il
1584, ad opera del monaco Giuseppe Valeriano, dell'ordine dei
Gesuiti. La chiesa ha un impianto a croce greca, a tre navate,
decorato in stile barocco, con rivestimenti in marmo
policromo. L'altare maggiore fu realizzato da R. Postiglione.
La facciata della chiesa è caratterizzata da bugne di piperno
a punta di diamante, da un portone centrale risalente al 1600
e da due portali laterali del 1500. Nel 1584 fu realizzata una
bellissima cupola che fu in seguito decorata dal Lanfranco.
Il monastero è in stile gotico-provenzale e fu costruito nel XIV
secolo. Nel suo interno è conservato il sepolcro di Roberto I
d'Angiò. Qui furono seppelliti anche i sovrani Borbone.
Bellissimo da vedere è i
Il Museo annesso è di sicuro interesse e conserva materiale
recuperato dai resti della chiesa distrutta durante la seconda
guerra
mondiale.
Iniziata per volere di Carlo d'Angiò, nel 1283, è un insieme
di architetture gotiche e barocche. Più volte rifatta,
conserva ancora alcune parti originali quali i marmi e le
porte di legno. Nel suo interno è custodito il famoso
Crocifisso del XIII secolo che si dice abbia parlato a San
Tommaso d'Aquino che viveva nel contiguo convento. Bellissima
la sala rinascimentale che ospita la copia di tale Crocifisso.
Di enorme valore artistico è la famosa Cappella trecentesca
che conserva gli affreschi di Pietro Cavallini.
(Via de Sanctis 19)
Risalente al 1590, la cappella gentilizia di San Severo è una
delle chiese sconsacrate più particolari di Napoli, che ha fatto
parlare milioni di persone dei suoi misteri. Di piccolissime
dimensioni, è ricchissima di architetture e di elementi
stilistici di una bellezza davvero unica.
Raimondo di Sangro, principe di Sansevero, noto come "il
principe alchimista" fece ampliare la cappella di famiglia nel
1749, con l'intento di fornirla di così tante opere d'arte da
sbalordire chiunque visiti questa chiesa. Lo stupore è enorme,
se si pensa che dietro ogni opera d'arte si cela un segreto che
solo qualche decennio fa è stato possibile svelare. Tuttavia
sono ancora molti coloro che formulano congetture sulle idee di
questo uomo che con i suoi esperimenti ha creato delle realtà
che hanno dell'incredibile: il Cristo velato, scolpito
da Giuseppe Sammartino, nel 1753, la Pudicizia, opera
dello scultore Antonio Corradini, il Disinganno o Pescatore,
opera scolpita da Francesco Queirolo nel 1754, non finiscono mai
di meravigliare.
Lo stupore è ancora più grande di fronte alle agghiaccianti idee
che venivano a questo principe alchimista che pur di sbalordire,
ha fatto in modo che si parlasse di lui come di una specie di
mostro. I sotterranei della chiesa, infatti, contengono due
scheletri che hanno fatto parlare tanto di atrocità e di
esperimenti fatti sull'uomo, fino a quando qualcuno non si è
reso conto che essi sono finti e che, in fondo, l'intento dichiarato del principe era solo quello di
sbalordire.
Chiesa di S. Anna dei Lombardi
Risalente al XV secolo e trasformata nel secolo XVIII, è una
delle chiese di Napoli più ricca di opere d'arte
rinascimentali. Presenta una bella facciata in stile
gotico-catalano. La sacrestia affrescata da Giorgio
Vasari è una vera e propria opera maestra dell'arte
rinascimentale. Uno dei capolavori principali della chiesa è
il noto Compianto del Cristo morto di Guido Mazzoni,
un'opera straordinaria del 1492 che rappresenta con statue a
grandezza naturale , il momento più triste e drammatico della
morte di Cristo. Tutte le opere in terracotta riprendono i
tratti fisionomici dei sovrani aragonesi di Napoli che
interpretano i personaggi vicini a Cristo mentre ne piangono
la morte.
Fu realizzata in epoca greco-romana per volere dei mercanti
alessandrini che risiedendo in questa zona, volevevano onorare
la divinità del Nilo. Dal '400 in poi la scultura fu chiamata
"Corpo di Napoli" perchè fu erroneamente interpretata come la
città madre che allatta i suoi figli.
Chiesa di San Lorenzo Maggiore
E' una delle maggiori testimonianze del gotico a Napoli.
Costruita nel XIII secolo, fu trasformata in seguito in forme
barocche. Questo edificio religioso tra i più noti ed
importanti conserva il bellissimo Sepolcro di Caterina
d'Austria, opera di Tino da Camaino abbellitto con mosaici
policromi. L'altare maggiore in marmo con Statue marmoree
rappresentanti Sal Lorenzo ed altri santi, è circodnato da un
bellissimo ambulacro in stile gotico che conserva, nelle
piccole cappelle, dei resti della decorazione ad affresco
originale trecentesca. La chiesa è affiancata da un Convento e
da alcune sale dove si teneva il tribunale cittadino che sono
ancora affrescate e ben conservate. Dal chiostro interno si
accede agli scavi archeologici dell'antica Neapolis che sono
una decina di metri sotto il livello attuale della città,
nell'area che corrispondeva all'antico agorà greco.
Situata nelle vicinanze del Conservatorio di Musica,
la Chiesa di San Pietro a Maiella, del tredicesimo secolo,
conserva delle tele di Mattia Preti, considerate tra gli
esempi di pittura più belli del seicento italiano.
E' chiamata così perchè al suo interno é custodita la preziosa
opera del Caravaggio note come "Le sette opere di
Misericordia"uno dei capolavori dell'artista attivo a
Napoli agli inizi del 1600. La chiesa, del XVII secolo, ospita
altre opere di arrtisti napoletani come Battistello Caracciolo
e Luca Giordano. Al piano nobile una interessante Pinacoteca
ospita opere di numerosi artisti napoletani e stranieri attivi
a Napoli nel periodo seicentesco e la preziosa collezione De
Mura.
Costruito nel '500, fu sede dell'istituto benefico che voleva
combattere l'usura. Nel suo cortile vi è una cappella con una
sacrestia del '700, pareti affrescate e pavimento maiolicato. Nel
centro del timpano è esposta la Pietà di Pietro Bernini, un'opera
straordinaria creata dall'artista durante il suo soggiorno a
Napoli.
Via San Gregorio Armeno
E' detta anche "Via dei pastori" perchè qui si realizzano tutti i
prodotti artigianali utili per la realizzazione dei famosi
presepi napoletani. La strada è fiancheggiata da numerosi
laboratori artigiani che producono statue, vestiti, case e negozi
in miniatura, stalli per la frutta, lavoratori intenti nel proprio
lavoro e tutto ciò che è necessario per ricreare una scena di vita
quotidiana settecentesca che rappresenta il classico presepe.
La via San Gregorio è frequentata tutto l'anno da turisti
provenienti da tutto il mondo e i laboratori sono attivi tutto
l'anno ma sono i mesi tra settembre e dicembre quelli in cui vi è
maggior afflusso di turismo internazionale.
La chiesa posta al termine di una bellissima scala sanfeliciana,
é un capolavoro di arte gotica e rinascimentale. Il complesso
religioso conserva al suo interno il maestoso Mausoleo
marmoreo di Ladislao di Durazzo (1414-1420), la Cappella
Somma con numerose opere marmoree, la cappella trecentesca Caracciolo
del Sole con affreschi e scultre, una cappella rinasimentale
con vari sepolcri marmorei e meravigliosi affreschi
cinquecenteschi. La chiesa inoltre conserva un Cristo di
Giorgio Vasari che lavorò in questi ambienti durante il suo
soggiorno a Napoli.
La porta Capuana, é una imponente arcata rivestita di
marmi e rilievi, voluta dal re di Napoli Ferrante d'Aragona nel
1484. L'architetto a cui furono commissionati i lavori fu Giuliano
da Maiano. La porta è affiancata da due torri, denominate una Onore
e l'altra Virtù, ed era inglobata nel muro di cinta che
circondava la città, ancora oggi visibile e in parte ben
conservata lungo la strada che porta verso Foria.
Castel Capuano
Questo castello, tra i più antichi della città, fu costruito tra il 1140 e il 1160 quando i Normanni conquistarono tutto il sud della penisola. Utilizzato come dimora dei sovrani d Napoli fino al XVI secolo, fu poi adibito a tribunale della città di Napoli fino a tempo recenti.
Di notevole valore artistico è la Cappella della Sommaria,
con affresci e stucchi originali del cinquecento.
E' un complesso costituito dalla chiesa gotica detta Donnaregina
Vecchia, dove si conservano affreschi realizzati in parte da
Pietro Cavallini e il bellissimo Sepolcro di Maria d'Ungheria,
opera di Tino di Camaino e la Chiesa Nuova, riccamente
decorata, dove è ospitato il famoso Museo Diocesano di Napoli.
Tra le opere di enorme valore custodite in questo museo vi è la
famosa Stauroteca di San Leonzio, una croce reliquiario in
cui si conserva un frammento della Santa croce. In oro filigranato
è un'opera del XII secolo, abbellita con gemme e smalti
cloisonnés, perle e argento sbalzato e cesellato.
Chiesa dei Santissimi Apostoli
Una delle più belle chiese di Napoli è nascosta nei vicoli della
città. Essa è riccamente decorata al suo interno con opere di
artisti napoletani e con affreschi di Giovanni Lanfranco, uno dei
più noti pittori del barocco italiano. Ciò che rende davvero
preziosa questa bellissima chiesa è la presenza di un imponente
altare marmoreo, il cosiddetto Altare Filomarino, che fu
realizzato su disegno del Borromini e che è posto lungo il
transetto. E' un'opera straordinaria a cui collaborarono altri
scultori come Francois Duquesnoy, autore del fregio con putti
posto sotto l'affresco centrale opera di luca Giordano. Giuliano
Finelli è l'autore dei due leoni posto sotto la mensa e la
balaustra.
Caratterizzata da una bellissima cupola maiolicata, del
diciassettesimo secolo, è una chiesa che conserva opere di
Luca Giordano, Andrea Vaccaro e altri noti artisti attivi a
Napoli. Bellissimo l'altare a doppia rampa con decorazioni in
marmo. Nei suoi sotterranei vi sono le catacombe di San
Gaudioso che risalgono al IV e V secolo dopo Cristo.
Si tratta di una chiesa del XIV secolo molto cara ai
napoletani, che è stata per lungo tempo luogo di una famosa
festa (La festa di Piedigrotta).Al suo interno è conservata
una Madonna lignea del trecento.
Una delle chiese più belle di Napoli, ha un interno barocco e
conserva numerosi affreschi di Luca Giordano. Spettacolare è
il soffitto ligneo intagliato e decorato. Il chiostro molto
interessante, presenta una fontana affiancata dalle statue
marmoree del Cristo e la Samaritana al pozzo.
E' un insieme di gallerie ed ambienti voltati, che si trovano
sotto il quartiere San Ferdinando a circa trentacinque metri
sotto il livello della città attuale. Furono utilizzate come
rifugi antiaerei durante le guerre mondiali.
E' il teatro lirico più antico del mondo, inaugurato nel 1737
dal principe illuminato Carlo III di Borbone. Noto in tutto il
mondo per la sua perfetta acustica, il teatro è abbellito da
numerose decorazioni dorate che ornano tutti i palchi e da
belle sculture che mettono in mostra il palco reale. La volta
è affrescata con un'opera di Giuseppe Cammarano che
rappresenta Il Parnaso. Nel teatro San Carlo si sono esibiti i
compositori più noti al mondo come Gioacchino Rossini, Gaetano
Donizetti, Pergolesi e altri che hanno rappresentato qui le
prime assolute di molte loro opere.
Era la chiesa della nobiltà napoletana e dei sovrani di Napoli
che affaccia sulla Piazza Trieste e Trento. La facciata della
chiesa è opera di Cosimo Fanzago. Al suo interno sono
custodite opere di erorme valore artistico e pitture di Paolo
De Matteis. Vi è inoltre una interessantissima
rappresentazione dei Quattro Angeli, opera di Giuseppe
Sammartino.
Il cratere degli Astroni è una riserva naturale statale di 250
ettari gestita dal WWF, situata nella zona dei Campi Flegrei.
Questo particolare cratere spento, formatosi 3700 anni fa, sul
cui fondo si possono ancora notare delle manifestazioni
solfatiriche