Per Castelli e Regge: Napoli Capitale del Mediterraneo
Ad iniziare dal tredicesimo secolo, Napoli è stata la capitale di un regno glorioso e potente chiamato dapprima Regno di Napoli ed, in seguito al congresso di Vienna del 1815, Regno delle Due Sicilie.
E' la capitale europea che presenta il maggior numero di Castelli e Palazzi Reali.
I castelli
Il primo Castello costruito a Napoli è il cosiddetto Castel dell'Ovo che risale all'epoca normanna. Simbolo della città di Napoli, è una cittadella fortificata eretta sui resti della cosiddetta Villa di Lucio Licinio Lucullo di epoca romana. In esso vi fu rinchiuso l'ultimo imperatore romano Romolo Augusto, nel 476. Usato come residenza dai normanni e da Alfonso d'Aragona, è uno più belli e suggestivi castelli di Napoli che sorge sull'isolotto di Megaride dove, secondo la leggenda, approdò il corpo inerme della sirena Partenope.
Il secondo Castello, anch'esso molto interessante, è il famoso Castel Capuano eretto nel 1154 per volontà di Guglielmo il Malo. Vicinissimo alla Porta Capuana, è stato a lungo sede del Tribunale di Napoli. All'interno si conservano ancora bellissime sale affrescate e notevoli architetture.
Il terzo castello è il cosiddetto Castel Nuovo che risale al 1279 e fu eretto per volere di Carlo d'Angiò. Noto anche come Maschio Angioino, in cui ha sede attualmente un interessante museo civico, attira notevolmente l'attenzione del visitatore per il bellissimo arco di trionfo in marmo voluto da Alfonso d'Aragona, detto il Magnanimo. All'interno della bella Cappella di Santa Barbara si possono notare ancora i resti dei dipinti murali di scuola giottesca.
Il quarto Castello, edificato nel 1329, in epoca angioina, e noto come Belforte, è il poderoso Castel Sant'Elmo che domina, con la sua struttura stellare, dalla collina di San Martino. Dalle sue terrazze il panorama spazia a 360° sull'intera area intorno a Napoli.
Il quinto castello è stato in parte abbattuto per fare posto ad una strada. Si chiamava Castello del Carmine e sono rimaste visibili solo due torri di guardia “Brava” e “Spinella” e l'antico portale di accesso.
Esisteva infine un sesto castello, di cui sono rimaste solo poche tracce e per questo prende il nome di Castello Fantasma, nell'area a ridosso di Piazza Cavour.
Le visite a tutti i castelli è possibile in un solo giorno unicamente se si utilizzano mezzi di trasporto privati o pubblici.
I costi dei biglietti di accesso ai castelli, variano a seconda della struttura.
Per il costo della sola visita guidata ai castelli, si prega di contattare il numero 3393982433 o di inviare una mail a: belsannino@gmail.com
Le regge
Il palazzo Reale di Napoli risale all'anno 1600 e fu costruito dall'architetto Domenico Fontana per ospitare il re di Spagna che sarebbe dovuto venuto a Napoli. Poiché il re preferì nominare un viceré, il palazzo fu dapprima abitato da Fernando Gonzales de Cordoba, e da altri vicerè che gli succedettero ed in seguito dai Borbone, dai francesi durante il decennio precedente il congresso di Vienna, ed infine, dopo l'unità d'Italia, dai regnanti di casa Savoia. Attualmente è sede di un interessante museo e della biblioteca nazionale, una delle più ricche e notevoli d'Europa. In esso ha sede anche la famosa Accademia Ercolanese, dove vengono tuttora studiati i papiri carbonizzati ritrovati presso la cosiddetta villa dei Papiri nella antica città sepolta di Ercolano.
Il palazzo reale di Capodimonte, edificato nel 1738 per volere di Carlo di Borbone, è oggi uno dei più importanti e famosi musei del mondo. Al suo interno sono ospitati arredi, porcellane, armi, arazzi e numerose tele dei più noti artisti italiani e napoletani, di diverse epoche e di diversa fama, oltre alla famosa collezione Farnese, con opere di Tiziano, Raffaello, Botticelli, Masaccio, Michelangelo e altri insigni maestri di pittura.
Le visite ad entrambi i palazzi reali è possibile in un solo giorno solo se si utilizzano mezzi di trasporto privati o pubblici.
Per il costo della sola visita guidata alle regge, si prega di contattare il numero 3393982433 o di inviare una mail a: belsannino@gmail.com
Maria Sannino
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