Insula Orientalis I
Casa del rilievo di Telefo
Questa dimora di circa 1850 mq era
inizialmente l'abitazione del preconsole Marco Nonio Balbo. Fu
divisa in tre appartementi indipendenti negli ultimi anni di
vita della città.
La prima abitazione che si incontra prende il nome da un
rilievo che rappresenta Telefo che guarisce Achille. Telefo era il figlio illegittimo di
Ercole e di Auge. La
planimetria di questa dimora è molto elaborata: sono state
sfruttate le irregolarità del terreno (la casa costeggiava una
scarpata) per creare tre livelli raggiungibili agevolmente
mediante delle scale. L'atrio è molto grande ed ha una vasca
centrale e colonne stuccate dipinte in rosso che ospitano
degli oscilla di marmo.
Nel complesso questa abitazione molto ampia, sembra possedere
le più sontuose decorazioni marmoree di pareti e pavimenti che
sia mai stata scoperta in una residenza privata.
Un corpo quasi
indipendente, a due piani, protende verso il mare ed è coperto
da un tetto moderno. Parte del tetto originale fu trovato nel
2010 sulla spiaggia antica antistante l'abitazione. Questo
edificio conserva ancora le decorazioni parietali che imitano
il marmo e le pavimentazioni del primo e secondo piano che
sono a mosaici bianco e nero al piano inferiore e in opus
sectile in marmo prezioso al secondo piano.
Casa della Gemma
Questa dimora ha un atrio di tipo tuscanico
con tre pilastri contrapposti sulle pareti laterali, una vasca
centrale con
cornice in marmo. Il pavimento è a mosaico nero con
decorazioni geometriche in marmo policromo.
Sulle pareti vi sono decorazioni in
IV stile. Singolare è una figura di Bacco nudo che porta il
tirso nella mano
sinistra.
In fondo all'atrio vi è una stanza con pavimento a mosaico
abbellito
da un tappeto centrale di marmi policromi che circonda un
disco circolare di
marmo rosso.
Sulla destra di questo ambiente vi è il corridoio di accesso
alla
cucina ben conservata e alle latrine divenute famose per la
spiritosa scritta
sul muro che riporta: "Qui Apollinare, il medico
dell'Imperatore Tito, ha
defecato bene."
Sulla sinistra, attraverso un corridoio aperto sul giardino,
si ha accesso agli alloggi che danno su un loggiato affacciato
sul mare. Un triclinium che affacciava sulla antica spiaggia
conserva un tappeto musivo ancora in buone condizioni con
diversi motivi geometrici, fiori e simboli vari.
Casa di M. Pilius Primigenius Granianus
Costituita da ambienti a
volta ricavati nelle sostruzioni della casa della Gemma,
questa abitazione ha
un lungo criptoportico finestrato su cui affaccia una esedra
con pavimento a
mosaico bianco e decorazione centrale nera.
Qui furono ritrovati sette scheletri degli abitanti della casa
riuniti in una stanza ed una culla a
dondolo con le tracce dello scheletro di un neonato in
un'altro ambiente.
Fu ritrovata anche una piccola lastra di
marmo con la dedica ai Lari da parte di uno schiavo di nome
Diomedes.
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