Il Teatro
Il teatro
antico di Ercolano venne scoperto nel 1709 da alcuni operai
mentre effettuavano dei lavori di scavo. Il principe Emmanuel
Maurice di Lorena, principe d'Elboeuf, generale austriaco in
servizio nel napoletano, venuto a conoscenza dei ritrovamenti
e volendo attirare gli interessi del re Carlo Eugenio di
Savoia, suo cugino, acquistò la proprietà e dopo aver fatto
scavare lunghe gallerie saccheggiò i ruderi dell'edificio e
spedì ogni oggetto ritrovato a Vienna come dono per il re.
Il saccheggio venne effettuato senza alcuna preoccupazione né
precauzione. Il d'Elboeuf non sapeva però che si trattasse del
Teatro dell'antica Ercolano, perché avendo consultato degli
studiosi, questi gli avevano fatto credere che si trattasse di
un tempio.
L'edificio fu identificato con il teatro solo qualche anno
dopo, quando i Borbone iniziarono i lavori di scavo nella
zona, dietro indicazioni del marchese Marcello Venuti, un
umanista toscano, direttore della Biblioteca di Napoli che,
visitando le gallerie, aveva capito di trovarsi all'interno di
un podio di un teatro.
I Borbone ordinarono immediatamente gli scavi del teatro e
portarono alla luce il palcoscenico, sostenuto da un doppio
ordine di archi e pilastri. Esso era decorato con colonne, di
marmo africano, di porfido rosso e marmo giallo, cornici in
verde serpentino, statue e marmi policromi e l'arena poteva
ospitare fino a circa 2500 persone.
La conferma che si trattasse proprio del teatro di Ercolano fu
data dal ritrovamento di una iscrizione che riportava una
dedica a Lucio Annio Mammiano Rufo, come finanziatore della
costruzione del Theatrum Herculanense.
I lavori di scavo proseguirono e furono numerosi i
ritrovamenti di statue di bronzo e dipinti stupendi che furono
però asportati dai loro luoghi e trasferiti nella vicina
Reggia di Portici che fungeva da Museo archeologico.
Alcune delle statue, note come la Piccola e la Grande
Ercolanese, si trovano attualmente al museo archeologico di
Dresda, in Germania e altre si trovano presso il Museo
archeologico Nazionale di Napoli.
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